Le parole che diciamo a noi stessi e agli altri hanno un potere immenso. Non è solo un modo di dire…è una verità biologica, emotiva e spirituale. Le parole modellano il nostro cervello, influenzano la biochimica, il nostro sistema nervoso, e soprattutto lasciano un’impronta nel cuore di chi ci ascolta… anche quando non ce ne rendiamo conto.
Quando ti parli, cosa ti dici? Quando sbagli? Quando ti guardi allo specchio, ti accogli o ti critichi? Lo sapete che cosa ho scritto sul mio specchio in bagno, con un bel pennarello indelebile, di color verde? IO SONO, IO POSSO, IO VALGO, IO MERITO, IO VADO.
Penso che i miei figli mi abbiano dato della strana, per essere gentili.
Io sono partita da qua, sto anche scrivendo un libro, magari prima o poi lo pubblicherò, per il momento è il mio “diario di bordo”, consiglio a tutti di averne uno, perché scrivendo, già ci connettiamo alla nostra anima, al nostro sentire e quando sfogliamo le pagine, ci rendiamo conto del nostro percorso.
E comunque …quando una persona ti apre il cuore, come ti poni nei suoi confronti?
Nel mio lavoro mi capita spesso, ci sono persone che vengono da me per un problema fisico e quando inizio a porre delle domande che piano piano scavano e vanno in profondità anche piangono, perché riescono a lasciarsi andare e si sentono accolte.
Provate a pensare a bruciori di stomaco, l’esempio più classico, perché ce li hai? Magari mangi dei cibi che non sono ottimali per te, oppure mangi troppo di fretta, magari leggendo lo smartphone, ma magari perché quel cibo rappresenta il “boccone della vita” che proprio non vuole scendere.
Sii saggio nel modo in cui comunichi. Non solo con gli altri, ma soprattutto con te stesso. Perché tutto parte da lì. Le parole che ti ripeti ogni giorno diventano convinzioni, e le convinzioni diventano la tua realtà. Se ti dici “non ce la faccio”, il tuo corpo si chiude. Se ti dici “sono abbastanza”, si apre uno spiraglio di possibilità.
Sii gentile, incoraggiante, veritiero, sì… ma con compassione. Il modo in cui scegli di parlare può spegnere una luce o accenderla. Può ferire come una spada o guarire come un balsamo.
Tu puoi essere quella persona che cambia la giornata di qualcuno con una sola frase, che salva un’amicizia, che fa nascere una nuova fiducia, che spezza una catena di parole tossiche e avvia una catena di parole luminose.
Puoi fare una differenza molto più grande di quanto immagini. Una parola amorevole detta al momento giusto ha un potere che va oltre la logica. È come piantare un seme di luce nell’anima di chi ti ascolta. E quel seme germoglierà, anche quando tu non ci sarai più.
Sii quella persona, la voce che incoraggia, non quella che punisce, la bocca che benedice, non quella che condanna, la presenza che porta speranza, anche solo con poche parole, dette con il cuore.
Le tue parole sono strumenti, usiamole per guarire, per edificare, per amare. La tua cerchia di influenza, che sia grande o piccola, ha bisogno della tua luce.
E la tua luce inizia da ciò che dici.
Parla con amore, con verità, con saggezza. Perché sì… le parole guariscono. E tu, con le tue, puoi essere medicina.
Con affetto
Eugenia


